09 Nov OUTDOOR EDUCATION
Questo orientamento, come sostiene il pedagogista Farnè, «pone “semplicemente” l’accento su un punto di vista, o meglio, su un orientamento pedagogico: quello di valorizzare al massimo le opportunità dello star fuori (out-door) e del concepire l’ambiente esterno in sé come luogo di formazione» [Farné, 2014].
Questa corrente filosofico-pedagogica, letteralmente tradotta in “educazione fuori dalla porta”, è quindi un insieme di pratiche educative-didattiche che si basano sull’utilizzo dell’ambiente naturale come spazio privilegiato per le esperienze e per l’educazione.
Educare all’aria aperta ci pare particolarmente funzionale ai nostri scopi in questo periodo, in un
contesto in cui alcune attitudini innate del bambino quali la fantasia, l’immaginazione e la creatività
sono mortificate , in cui la curiosità viene imprigionata da rigidi schemi costruiti dall’adulto ed in
cui tutto sembra ruotare intorno all’aspetto cognitivo rilegando in un cantuccio l’importanza della
relazione e delle emozioni. Nonostante la nostra scuola si trovi all’interno della città, portiamo i
nostri bambini il più possibile nei parchi cittadini a noi vicini, trascorrendo a volte l’intera giornata,
all’aria aperta, condividendo momenti esperienziali ed emotivi importanti.
I benefici legati allo stare in natura si iniziano a percepire nel momento in cui si vivono queste
esperienze con una certa continuità, raccogliendo: benefici psicofisici, benefici relativi agli
apprendimenti, alla crescita e alle emozioni, benefici nell’ambito della socializzazione e
interazione.
Durante le attività in natura si colgono nei bambini: maggiori possibilità di agire il movimento,
utilizzo e sviluppo dei sensi, possibilità di esprimere la creatività, felicità della scoperta, dimensione
dell’avventura, gusto per l’esplorazione, lo stupore, dare spazio alla fantasia, autonomia personale,
libertà nel silenzio e minor inquinamento acustico, gioco all’aria aperta, confronto con l’ambiente
esterno, sperimentazione con materiali naturali e poveri, introduzione del gioco senza gioco,
imparare a misurarsi col rischio riconoscere il pericolo, potenziamento del senso di orientamento.
A questo proposito abbiamo realizzato anche un orto all’interno della scuola, , un vero e proprio
laboratorio a cielo aperto con le sue piante, animali, fiori; è uno spazio in cui i bambini possono
lavorare il terreno, seminare, innaffiare, curare la crescita e lo sviluppo di ortaggi e di fiori,
raccogliere i frutti. L’orto scolastico è anche il luogo della meraviglia e dello stupore: una realtà
sempre nuova da esplorare, uno scrigno in cui curiosare, uno spazio in cui giocare con i compagni.
L’orto permette di educare all’osservazione e alla conoscenza della natura, al gusto del lavoro
manuale, all’attesa dei tempi e dei prodotti; consente anche di riappropriarsi dei ritmi della natura: i
cicli delle piante, il fluire delle stagioni. E’ il luogo in cui si può sperimentare il senso della cura e
del rispetto per tutte le forme di vita.